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sabato 11 febbraio 2012

Teoria e applicazione dei Kata tradizionali

Un'arte dai mille volti
di Patrick McCarthy

Traduzione di Marco Forti

Due kanji utilizzabili per esprimere il termine KataChe cos'è elegante, fluente e dinamico all'esterno ma metodico, semplice e brutale all'interno? Se la vostra risposta è stata "kata"1, non solo avete risposto correttamente ma è ovvio che conoscete qualcosa sul Karate che pare sia sfuggito ad un'intera generazione di praticanti più impressionabili ma meno informati. Troppo spesso giudicato dalla sua apparenza e a volte paragonato ad un libro, ciò che appare in superficie non è ciò che è realmente contenuto all'interno2 del kata.

Un tempo pratica ben custodita, trasmessa secondo un rituale ferreo di segretezza, il kata è la vera ragione per cui il Karate, come arte, è stato preservato e trasmesso fino ad oggi. Il suo retaggio si può far risalire ai primi architetti del quanfa3 cinese. Purtroppo però, la formula usata un tempo per aiutare la trasmissione delle premesse contestuali che culminavano nei kata, si è persa nella scia della sua moderna transizione che ne ha oscurato gli originari principi applicativi difensivi.

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