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lunedì 14 marzo 2011

Pensare fuori dagli schemi (11ª parte)

di Patrick McCarthy
traduzione dall'originale inglese di: Marco Forti
Questa traduzione è stata autorizzata dall'autore (la riproduzione di questo testo è consentita solo con il consenso scritto dell'autore)


...continua dal post precedente ...

Shime waza
(Strangolamenti-soffocamenti/sigillare il respiro)
L’arte di rendere inconsci attraverso il blocco del flusso di aria o sangue è forse uno degli aspetti delle pratiche applicative tra i più semplici da studiare. Imparare come soffocare un avversario fino a portarlo allo stato di incoscienza è un’abilità di grande valore nell’arte della difesa personale, sicuramente un’abilità da non ignorare.
Trasmessa attraverso i kata, quella dell’uso degli shime-waza è diventata – sfortunatamente – un’abilità persa nell’arte del karate, fino ad essere recentemente riportata in auge grazie agli sforzi di McCarthy Sensei.

Usando soffocamenti assistiti, non assistiti o rafforzati, McCarthy Sensei ha estrapolato 36 tecniche dallo studio dai kata classici organizzandoli in uno straordinario esercizio a due persone chiamato Shime-waza futari-geiko. Nel corso dei seminari sulle tecniche di soffocamento e strangolamento vengono esposte tutte le sue ricerche in questo campo nonché le implicazioni mediche e le relative tecniche di rianimazione.

Kensetsu/Tuite-jutsu
(Manipolazione delle articolazioni, prese su tessuto connettivo e pressioni sulle cavità)

Lo studio su come torcere ossa, bloccare articolazioni, afferrare parti deboli del corpo umano ed esercitare pressioni all’interno di cavità non protette dalla struttura scheletrica è stato a lungo visto come l’insegnamento interno del karate, riservato ai soli discepoli più avanzati di ogni maestro. Non solo queste pratiche sono brutalmente efficaci come strumenti di autodifesa, ma sono anche il mezzo che consente di distinguere tra chi conosce e chi non conosce realmente l’arte.

Scienza applicata
Anatomia funzionale e fisiologia

Un seminario su Kansetsu/Tuite-jutsu diretto da Hanshi McCarthy inizia con un’introduzione ad alcuni principi fisici di base. Anche se di primo acchito questa materia può sembrare scollegata, è in realtà un elemento integrante per realizzare applicazioni difensive efficaci. Con la conoscenza delle strutture anatomiche comuni e dei principi fisici di base, diventa possibile utilizzare con brutale efficacia concetti difensivi basilari, tratti dai principi di funzionamento di macchine semplici59, agli arti, al collo e al busto. Per poter trasferire efficacemente energia cinetica su ogni data struttura anatomica durante un confronto difensivo , McCarthy Sensei presenta anche i concetti fondamentali di biomeccanica; specificamente illustra il modo più efficace per utilizzare la forza cinetica allo scopo esplicito di impedire la funzionalità motoria. McCarthy Sensei ha accorpato 72 tecniche singole, tratte dai kata classici, a culminare in un esercizio a due persone straordinario.
... fine undicesima parte ...


Copyright © Patrick McCarthy