di Patrick McCarthy
traduzione dall'originale inglese di: Marco Forti
Questa traduzione è stata autorizzata dall'autore (la riproduzione di questo testo è consentita solo con il consenso scritto dell'autore)
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KYUSHO-JUTSU?
Attaccare le strutture anatomicamente vulnerabili, nello sforzo di impedire la funzione motoria, è un ‘segreto’ conosciuto all’interno di un solo gruppo marziale? È una pratica produttiva? Bisogna conoscere Yin/Yang, la teoria dei 5 elementi e/o concetti della medicina tradizionale cinese per comprendere questi insegnamenti? I principi della MTC, nella loro applicazione alle arti marziali, sono appannaggio esclusivo di un singolo gruppo o possono essere studiati da tutti? Se così, possono essere identificati, compresi e sistematizzati in un curriculum di studi semplificato usando meccanismi applicativi e concetti della scienza medica occidentale?
Ci sono così tanti sedicenti “maestri” in giro oggi, pronti a rifilare la propria “merce” all’allievo ingenuo che davvero non so cosa sia più triste: la presenza dei praticanti ingenui che credono davvero di poter applicare quei trucchi in situazioni reali di autodifesa oppure i venditori senza scrupoli che smerciano interpretazioni del tutto aberranti delle arti da combattimento.
Sono particolarmente affascinato da commenti del tipo: “Bene, sono stato a contatto con il trasferimento di energia del maestro tal dei tali e, ragazzi, non c’è niente che possa essere comparato al suo potere!”
Ma il mio preferito resta il volontario che sta in piedi davanti all’“esperto” di pressione sui punti vitali mentre aspetta immobile di essere messo KO e crede che con un po’ di allenamento sarà anch’egli in grado di fare la stessa cosa nella caotica imprevedibilità della situazione del tipo “e ora scateno l’inferno” contro uno stronzo incazzato di 115 Kg che sta per staccargli la testa dal collo!
Spero che l’intera comunità marziale si coalizzi contro questi ciarlatani o almeno vorrei che questi clown dei punti vitali dimostrassero la loro tecnica in prima persona in una situazione anche moderatamente non collaborativa. Questo è il mio favorito!
L’idea di attaccare strutture anatomicamente vulnerabili aggiunge un inestimabile valore a ogni arte di combattimento e ciascuna disciplina funzionale degna di questo nome possiede questa conoscenza.
Essendo impregnata della cultura cinese non deve sorprendere che la conoscenza derivante dal quanfa che descrive originariamente l’attacco di strutture anatomiche sia stata storicamente trasmessa attraverso lo studio basato sulla MTC [MTC=Medicina Tradizionale Cinese].
Da un punto di vista storico questa conoscenza veniva trasmessa direttamente all’interno della comunità marziale cinese da agopunturisti o studenti di agopuntura e/o di altre pratiche correlate alla MTC.
Recentemente, specialmente grazia alla maggior popolarità raggiunta, sono state rese disponibili molte eccellenti pubblicazioni in lingua inglese che descrivono la medesima teoria utilizzando termini della scienza medica occidentale. Tra le migliori pubblicazioni raccomando personalmente il lavoro dei miei colleghi Dr. Michael Kelly, Rand Cardwell e Bruce Miller per aiutare ad eliminare le ambiguità di questa pratica un tempo segreta e comprenderne la relativa semplicità e la sua applicazione pratica.
L’insegnamento del Kyusho-jutsu è di pubblico dominio
Nel 1994 dopo un anno di trattative, accettai un invito fattomi dal Presidente della Federazione Nazionale Australiana di Karate e mi trasferii dal Giappone in Australia con l’esplicito proposito di sviluppare un programma di accreditamento per istruttori. Originariamente pianificato per essere insegnato al Seikukan, fu invece il College Australiano di Medicina Naturale [ACNM] la sede effettiva in cui partì - nell’ambito della Facoltà di Scienze della Salute - questo corso innovativo destinato agli studenti universitari.
Dopo oltre due anni di ricerca e definizione del corso, il College Australiano di Medicina Naturale richiese ed ottenne l’accreditamento accademico grazie al rispetto dei criteri stringenti fissati dal Ministero dell’Educazione.
Avendo scritto personalmente il programma del corso biennale mi fu chiesto di sovrintendere all’insegnamento di dieci delle ventidue materie di studio.
In aggiunta alle mie credenziali (presentate e confermate dal Minstero dell’Immigrazione, dal Ministero dell’Educazione e dall’Istituto che mi assunse) il College mi pagò un semestre aggiuntivo di studio personale, attraverso il quale potei ottenere l’accreditamento Cert IV previsto dall’Accordo Quadro per la Qualificazione Australiana necessario per insegnare nei College.
L’insegnamento delle competenze collegate alla conoscenza degli attacchi alle strutture anatomiche vulnerabili [scritto da me e basata sulle ricerche che condussi durante gli anni in cui mi sono occupato della traduzione del Bubishi] era inserito tra le materie da MAT 101 a 104. Il programma prevedeva l’acquisizione della terminologia, l’identificazione delle zone anatomiche [ossa, muscoli, tessuto connettivo, membrane, visceri, nervi, ecc…], la comprensione di base delle funzioni anatomiche, le implicazioni mediche [conseguenti all’attacco], la bio-meccanica e il trasferimento dell’energia cinetica, i principi e la formula applicativa, tecniche di rianimazione e gestione degli infortuni.
Sebbene non avessi mai studiato la MTC al college né presso un maestro formalmente riconosciuto durante i miei numerosi viaggi in Cina, i miei studi e la mia solida preparazione acquisita in due anni e mezzo consentì al corso di ottenere l’accreditamento mentre godevo del supporto dell’intera facoltà.
Probabilmente l’ACNM è l’Istituto Australiano di punta in materia di MTC. Faccio menzione di questo perché ho utilizzato anche la terminologia basata sulla MTC [localizzazione dei punti] per identificare in modo preciso le zone anatomiche usate sia in test a quiz settimanali che in esercizi basati su situazioni di difesa personale.
Queste conoscenze vennero supportate dall’accresciuta competenza dei partecipanti su Yin/Yang e sulla teoria dei 5 Elementi, materie comprese in MAT 101 e 102, e completate dalle altre materie del corso.
Il riconoscimento dell’accreditamento governativo dei programmi di livello terziario in Australia ha una durata di cinque anni, poi deve essere aggiornato e rinnovato.
Il nostro programma per l’ottenimento del Diploma nell’Istruzione delle Arti Marziali durò altri due anni oltre la prima data di rinnovo finché il college ci informò che avrebbe “staccato la spina” perché – come ci dissero gentilmente – “il corso sfidava il loro margine di profitto!”
Affermo con orgoglio e senza alcuna esitazione che lo sviluppo e l’effettiva gestione di questo programma fu l’esperienza più gratificante e istruttiva della mia vita nell’ambito delle arti di combattimento. Dire che ho imparato cose sulle arti di combattimento che non sono reperibili altrove significherebbe comunque sottostimare notevolmente questa esperienza.
In risposta ai tentativi scorretti di screditarmi
Tengo a sottolineare che non sono collegato in nessun modo ad un corso-fregatura, non accreditato, sviluppato da un certo Harold Mayle e offerto attraverso una casella postale nelle Hawaii sotto il nome di un fantomatico "Euro Technical Research University in Polemikology", che una volta citò Richard Kim come suo Preside.
Attaccare le strutture anatomicamente vulnerabili, nello sforzo di impedire la funzione motoria, è un ‘segreto’ conosciuto all’interno di un solo gruppo marziale? È una pratica produttiva? Bisogna conoscere Yin/Yang, la teoria dei 5 elementi e/o concetti della medicina tradizionale cinese per comprendere questi insegnamenti? I principi della MTC, nella loro applicazione alle arti marziali, sono appannaggio esclusivo di un singolo gruppo o possono essere studiati da tutti? Se così, possono essere identificati, compresi e sistematizzati in un curriculum di studi semplificato usando meccanismi applicativi e concetti della scienza medica occidentale?
Ci sono così tanti sedicenti “maestri” in giro oggi, pronti a rifilare la propria “merce” all’allievo ingenuo che davvero non so cosa sia più triste: la presenza dei praticanti ingenui che credono davvero di poter applicare quei trucchi in situazioni reali di autodifesa oppure i venditori senza scrupoli che smerciano interpretazioni del tutto aberranti delle arti da combattimento.
Sono particolarmente affascinato da commenti del tipo: “Bene, sono stato a contatto con il trasferimento di energia del maestro tal dei tali e, ragazzi, non c’è niente che possa essere comparato al suo potere!”
Ma il mio preferito resta il volontario che sta in piedi davanti all’“esperto” di pressione sui punti vitali mentre aspetta immobile di essere messo KO e crede che con un po’ di allenamento sarà anch’egli in grado di fare la stessa cosa nella caotica imprevedibilità della situazione del tipo “e ora scateno l’inferno” contro uno stronzo incazzato di 115 Kg che sta per staccargli la testa dal collo!
Spero che l’intera comunità marziale si coalizzi contro questi ciarlatani o almeno vorrei che questi clown dei punti vitali dimostrassero la loro tecnica in prima persona in una situazione anche moderatamente non collaborativa. Questo è il mio favorito!
L’idea di attaccare strutture anatomicamente vulnerabili aggiunge un inestimabile valore a ogni arte di combattimento e ciascuna disciplina funzionale degna di questo nome possiede questa conoscenza.
Essendo impregnata della cultura cinese non deve sorprendere che la conoscenza derivante dal quanfa che descrive originariamente l’attacco di strutture anatomiche sia stata storicamente trasmessa attraverso lo studio basato sulla MTC [MTC=Medicina Tradizionale Cinese].
Da un punto di vista storico questa conoscenza veniva trasmessa direttamente all’interno della comunità marziale cinese da agopunturisti o studenti di agopuntura e/o di altre pratiche correlate alla MTC.
Recentemente, specialmente grazia alla maggior popolarità raggiunta, sono state rese disponibili molte eccellenti pubblicazioni in lingua inglese che descrivono la medesima teoria utilizzando termini della scienza medica occidentale. Tra le migliori pubblicazioni raccomando personalmente il lavoro dei miei colleghi Dr. Michael Kelly, Rand Cardwell e Bruce Miller per aiutare ad eliminare le ambiguità di questa pratica un tempo segreta e comprenderne la relativa semplicità e la sua applicazione pratica.
L’insegnamento del Kyusho-jutsu è di pubblico dominio
Nel 1994 dopo un anno di trattative, accettai un invito fattomi dal Presidente della Federazione Nazionale Australiana di Karate e mi trasferii dal Giappone in Australia con l’esplicito proposito di sviluppare un programma di accreditamento per istruttori. Originariamente pianificato per essere insegnato al Seikukan, fu invece il College Australiano di Medicina Naturale [ACNM] la sede effettiva in cui partì - nell’ambito della Facoltà di Scienze della Salute - questo corso innovativo destinato agli studenti universitari.
Dopo oltre due anni di ricerca e definizione del corso, il College Australiano di Medicina Naturale richiese ed ottenne l’accreditamento accademico grazie al rispetto dei criteri stringenti fissati dal Ministero dell’Educazione.
Avendo scritto personalmente il programma del corso biennale mi fu chiesto di sovrintendere all’insegnamento di dieci delle ventidue materie di studio.
In aggiunta alle mie credenziali (presentate e confermate dal Minstero dell’Immigrazione, dal Ministero dell’Educazione e dall’Istituto che mi assunse) il College mi pagò un semestre aggiuntivo di studio personale, attraverso il quale potei ottenere l’accreditamento Cert IV previsto dall’Accordo Quadro per la Qualificazione Australiana necessario per insegnare nei College.
L’insegnamento delle competenze collegate alla conoscenza degli attacchi alle strutture anatomiche vulnerabili [scritto da me e basata sulle ricerche che condussi durante gli anni in cui mi sono occupato della traduzione del Bubishi] era inserito tra le materie da MAT 101 a 104. Il programma prevedeva l’acquisizione della terminologia, l’identificazione delle zone anatomiche [ossa, muscoli, tessuto connettivo, membrane, visceri, nervi, ecc…], la comprensione di base delle funzioni anatomiche, le implicazioni mediche [conseguenti all’attacco], la bio-meccanica e il trasferimento dell’energia cinetica, i principi e la formula applicativa, tecniche di rianimazione e gestione degli infortuni.
Sebbene non avessi mai studiato la MTC al college né presso un maestro formalmente riconosciuto durante i miei numerosi viaggi in Cina, i miei studi e la mia solida preparazione acquisita in due anni e mezzo consentì al corso di ottenere l’accreditamento mentre godevo del supporto dell’intera facoltà.
Probabilmente l’ACNM è l’Istituto Australiano di punta in materia di MTC. Faccio menzione di questo perché ho utilizzato anche la terminologia basata sulla MTC [localizzazione dei punti] per identificare in modo preciso le zone anatomiche usate sia in test a quiz settimanali che in esercizi basati su situazioni di difesa personale.
Queste conoscenze vennero supportate dall’accresciuta competenza dei partecipanti su Yin/Yang e sulla teoria dei 5 Elementi, materie comprese in MAT 101 e 102, e completate dalle altre materie del corso.
Il riconoscimento dell’accreditamento governativo dei programmi di livello terziario in Australia ha una durata di cinque anni, poi deve essere aggiornato e rinnovato.
Il nostro programma per l’ottenimento del Diploma nell’Istruzione delle Arti Marziali durò altri due anni oltre la prima data di rinnovo finché il college ci informò che avrebbe “staccato la spina” perché – come ci dissero gentilmente – “il corso sfidava il loro margine di profitto!”
Affermo con orgoglio e senza alcuna esitazione che lo sviluppo e l’effettiva gestione di questo programma fu l’esperienza più gratificante e istruttiva della mia vita nell’ambito delle arti di combattimento. Dire che ho imparato cose sulle arti di combattimento che non sono reperibili altrove significherebbe comunque sottostimare notevolmente questa esperienza.
In risposta ai tentativi scorretti di screditarmi
Tengo a sottolineare che non sono collegato in nessun modo ad un corso-fregatura, non accreditato, sviluppato da un certo Harold Mayle e offerto attraverso una casella postale nelle Hawaii sotto il nome di un fantomatico "Euro Technical Research University in Polemikology", che una volta citò Richard Kim come suo Preside.
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Copyright © Patrick McCarthy
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Questa traduzione è stata autorizzata dall'autore (la riproduzione di questo testo è consentita solo con il consenso scritto dell'autore)